Oliveti azienda agraria ITA Scarabelli
Attualmente presso l'Istituto sono in coltivazione due appezzamenti di olivo entrambi con finalità sperimentali oltre che produttive e didattiche.
Il primo è stato impiantato nel 2002 ed è gestito in collaborazione con l’IBIMET-CNR di Bologna che è la sezione del Consiglio Nazionale delle Ricerche che si occupa di biometeorologia. Lo scopo è quello di studiare le caratteristiche produttive e vegetazionali delle varietà locali selezionate e fornite da IBIMET. Si tratta di una decina di cultivar dell’area romagnola della regione come la Colombina, il Correggiolo, la Nostrana, ecc. per un totale di 230 piante.
Il secondo oliveto è del 2011 ed è gestito in collaborazione con l’ARPO di Rimini.
Insieme ad ARPO, che è l’organizzazione dei produttori olivicoli della regione, ogni anno si realizza un programma di monitoraggio della mosca dell’olivo e una giornata didattica di tecniche di potatura dell’olivo. In particolare l’oliveto, che ha una consistenza di 260 piante, ha lo scopo di studiare alcune varietà locali selezionate e fornite da ARPO su due differenti forme di allevamento (vaso monoconico e vaso policonico).
Gli oliveti sono occasione di esercitazioni nella disciplina di Produzioni vegetali in particolare per gli studenti dell’articolazione Ambiente e Territorio che vengono coinvolti nelle tecniche di potatura, nelle operazioni di raccolta, nelle tecniche di rilevazione dei dati e in quelle di difesa integrata/biologica.
Dalla spremitura a freddo, unicamente mediante procedimenti meccanici, si produce l'olio extra vergine Villa Scarabelli, un blend delle cultivar frantoio, leccino, coreggiolo e moraiolo.