Annuario climatologico 2018

 

Il tema della meteorologia, con particolare riferimento ai cambiamenti climatici, in questo periodo storico è sicuramente sotto i riflettori e gli occhi di tutti.

Gli eventi previsti e realizzati a livello internazionale per il 15 marzo 2019, giornata della mobilitazione globale per chiedere ai governi un maggior impegno contro i cambiamenti climatici, hanno appena inaugurato forse la prima vera battaglia giovanile da molti anni a questa parte mondiale condivisa trasversalmente e fortemente sentita, non a caso legata al clima e al riscaldamento globale, dallo slogan apocalittico ma sicuramente efficace: global strike for future.

Questa attenzione mediatica sul clima e sul riscaldamento globale porta, come spesso accade in casi simili, da un lato ad aumentare l’attenzione sul fenomeno, portando a pubblicazioni, seminari, incontri, da un altro versante si assiste alla proliferazione di interventi non sempre fondati scientificamente e a volte non perfettamente centrati sull’argomento. Spesso fanno più scalpore e destano maggiore attenzione interventi urlati e titoli roboanti piuttosto che pacate riflessioni: inutile sottolineare che noi preferiamo le seconde ai primi.

In questo annuario non troverete proclami, tesi sbandierate, estremismi, ma dati (aggiungerei anche: molto interessanti, ma qui tradirei una certa soggettività), riflessioni basate su osservazioni, alcuni contributi illustri: quest'anno oltre all'Università di Bologna ormai immancabile e ad alcuni esperti locali di levatura nazionale (Giani, Pollini. il Gruppo Micologico Imolese), trovate una presentazione di Teodoro Georgiadis del CNR sul futuro corso per tecnico meteorologo, che vedrà il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) collaborare con l'istituto Scarabelli.

Io specifico solamente che il privilegio di scrivere l’introduzione a questo Annuario Meteorologico deriva dal fatto che sono il Dirigente dell’Istituto Tecnico Agrario Scarabelli, nel quale è presente e funziona a pieno ritmo una stazione meteorologica con annesso laboratorio di meteorologia, che quest'anno è stato il perno anche di un modulo didattico dedicato alla tutela e salvaguardia del patrimonio, realizzato in rete con l’Istituto Comprensivo 7 della nostra città. I ragazzi della classe terza, articolazione Gestione dell’ambiente e del territorio, hanno prodotto un catalogo digitale della strumentazione analogica che fa parte integrante del patrimonio di collezioni scientifiche e didattiche dell’Istituto e che verrà presto pubblicato su questo sito. In contemporanea gli alunni della classe quarta hanno pulito e restaurato la straordinaria raccolta di modellini lignei e plastici sulle sistemazioni idraulico agrarie e sulla bonifica, finora non opportunamente valorizzata.

Partendo dalla semplice constatazione di come il clima incide profondamente sulla qualità e sulla forma del paesaggio, come pure sulla produzione agricola e sulla vita quotidiana, si è puntato a che gli alunni sappiano riconoscere, rilevare e documentare i segni dei mutamenti climatici, elementi imprescindibili per chi si occupa di produzioni agro-alimentari, tutela dell’ambiente e del territorio. Così come è altrettanto importante insegnare a documentare le tecniche, i procedimenti, gli strumenti, i dati storici per lasciare traccia alle generazioni future di quello che è stato, ma anche per rappresentare, catturare e interpretare i segni dei mutamenti climatici nella realtà quotidiana.

La stazione e il laboratorio di meteorologia dispongono di dati risalenti al 1946 (un primato a livello regionale e nazionale) ma la sfida è realizzare attività e progetti attuali e significativi aperti a tutti e credo che questo annuario e l'esempio sopra (uno tra i tanti) siano la testimonianza concreta del nostro intento.

Buona lettura.

Dirigente scolastico

Gian Maria Ghetti

Annuario climatologico 2018 - edizione 2019.pdf